Fu costruita intorno ad una “figuretta” prima come piccola chiesetta. Poi, l’accorrere di un grande numero di fedeli e pellegrini che vi si recavano per adorare la sacra e miracolosa immagine convinse i confratelli del Gonfalone ad erigere una casa per il custode e una loggia per il ricovero dei pellegrini, trasformata poi in chiesa.
Davanti ad essa correva un piccolo rivo d’acqua che fu convogliato in un pozzo dentro la chiesa e dalla quale provenivano miracolose guarigioni. Prelati, cardinali, principi assieme a semplici uomini accorrevano numerosi per venerare questa sacra icona e per bere o lavarsi in questa prodigiosa acqua.
È la Chiesa dove Santa Maria Goretti andava a pregare.
L’affresco della Madonna del latte, sopra l’altare maggiore, è stato restaurato nel 2007 ed ha messo in evidenza due ridipinture tra cui la primitiva immagine della Madonna, risalente al tardo rinascimento di scuola Umbro Marchigiana, probabile scuola del Pinturicchio.